Da qualche settimana siedo alla scrivania nella mia tenda sulle sponde del fiume Talek, nel Masai Mara, in Kenya, a ripercorrere dodici anni di safari, di sveglie prima dell’alba, di incontri con animali stupendi, di tramonti, di attese sotto il sole, per scegliere le fotografie di questo libro. Luce e polvere è una riflessione sui soggetti e sui luoghi che più ho amato nei miei anni di vita a tempo pieno in mezzo alla natura dell’Africa Orientale. Quando ho cominciato a fotografare gli animali africani desideravo seguirli giorno dopo giorno, documentando le loro vite, i loro incontri, i loro comportamenti e le loro relazioni. Col passare del tempo il mio interesse si è allargato a cercare di cogliere con le immagini le loro emozioni, la loro capacità di sopportare le avversità, la loro maestosità e quella degli straordinari ambienti dove vivono. Ho ricercato e atteso le condizioni atmosferiche più intense, le nebbie al mattino, le tempeste di sabbia, le piogge torrenziali e i raggi di luce che filtrano attraverso le nuvole. Ho seguito gli animali lungo viaggi infiniti su sentieri ancestrali, attraverso laghi secchi o fiumi in piena, li ho visti lottare per la sopravvivenza con una forza e una determinazione infinite. Nel tardo pomeriggio esco per un breve giro. Osservo un branco di elefanti camminare nella savana e mi sento portare via dalla splendida sensazione di essere in Africa, in mezzo alla natura; mi sento l’unico uomo sulla terra. E sogno un mondo di infinite terre selvagge, praterie e paludi, foreste e deserti, pareti rocciose e laghi pieni di fenicotteri. Purtroppo ora più che mai gli animali sono perseguitati dall’avida mano armata dell’uomo a caccia di avorio, di corna di rinoceronte, carne, pelli, trofei da appendere alle pareti, di foto ricordo con splendidi animali ancora sanguinanti ai piedi. Elefanti e rinoceronti in particolare vengono uccisi a centinaia dai bracconieri, l’ultimo anello di una catena di spietati trafficanti di prodotti animali che parte dalle savane africane fino ai salotti dell’Asia Orientale o ai negozi di medicina tradizionale del Vietnam. Difficile stare a guardare questo massacro che si ripete giorno dopo giorno, senza tregua, sentendosi impotenti, paralizzati, vedendo ciò che si ama di più venire eliminato dal mondo davanti ai propri occhi. Ma ora mi volto e il sole è bassissimo sull’orizzonte. Gli elefanti stanno pascolando nella palude, i leoni dormono sotto un cespuglio, mentre grandi branchi di zebre attraversano una foresta di acacie. I loro corpi si stagliano contro uno sfondo meraviglioso di luce e polvere.
Stralcio dell'articolo pubblicato sul numero 53 della rivista De Rerum Natura
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